THE BOX IS THERE FOR A REASON

2024-04-12: MARKETS / MERCATI

As the two cover images attest, in the span of a little over five months we have come full circle from inebriated optimism to a much somber reality. Official rates are now being estimated to come down with more moderation (some people are beginning to mutter 'if at all').

This change of heart was the result of a bad inflation number in the US. More precisely, an unexpectedly realistic inflation number, because there was nothing bad in the number per se; it was just not as good as people wished.

Equity markets generally shrugged the change of heart in the forecast for rate cuts, somewhat surprisingly (to note: global equities in US dollars did have a negative week, as the currency strengthened).

One thing has not changed over the last five month or over the last four years: the solid and disciplined guidance we received from Federal Reserve officials as to what they intended to do in shaping future policy. At each step and time frame, the communication was there for everyone who cared to read and listen. But we know that listening today is a very short commodity; we are all much more prone to express opinions and point the finger at whatever strikes our fancy.

[Image Sources: The Wall Street Journal]


Come testimoniano le due immagini di copertina, nel giro di poco più di cinque mesi siamo passati da un inebriante ottimismo ad una realtà molto più sotto tono. Oggi stimiamo che i tassi ufficiali scenderanno con maggiore moderazione (alcuni iniziano a mormorare "se mai scenderanno").

Questo cambiamento di opinione è stato il risultato diretto di un dato sull'inflazione negli Stati Uniti poco rassicurante. Più precisamente, un dato sull'inflazione inaspettatamente realistico perché non c'era nulla di particolarmente negative nel numero in sé; solo non era altrettanto positivo di come si sperava.

La sorpresa, almeno per me, e' stata la reazione dei mercati azionari in genere: hanno per lo più ignorato il cambiamento di rotta nelle previsioni di taglio dei tassi (da notare: le azioni globali in dollari hanno avuto una settimana negativa, in quanto la valuta si è rafforzata).

Una cosa non è cambiata negli ultimi cinque mesi e neppure negli ultimi quattro anni: le solide e disciplinate comunicazioni che abbiamo ricevuto dalla Federal Reserve in merito alle loro intenzioni di come intendevano gestire la politica monetaria futura. In ogni fase e periodo, il loro pensiero era accessibile da chiunque volesse leggere o ascoltare. Ma sappiamo che oggi voler ascoltare è una cosa molto rara; siamo tutti più inclini a esprimere opinioni e a puntare il dito contro qualsiasi cosa ci colpisca.


[Fonte immagini: The Wall Street Journal].