Finalmente qualcuno si è accorto che la denatalità è un problema.
Il detto “meno siamo, meglio stiamo” non funziona quando i "meno siamo" sono giovani e quelli che dovrebbero stare meglio sono vecchi. Al ritmo di oltre settecento mila decessi per anno a fronte di meno di quattrocento mila nascite il calo demografico viaggia oltre i tre milioni di cittadini in dieci anni. I prossimi dieci anni. Poi sarà peggio perché meno giovani uguale meno nascite e la velocità di decadimento della popolazione col passare degli anni accelererà.
Meno giovani uguale meno lavoro e meno lavoro uguale meno reddito disponibile per pensioni e sanità.
Al detto "non è un paese per giovani” si sta aggiungendo la frase “e non è un paese neppure per vecchi”. Per mantenere l’equilibrio demografico ci servono gli immigrati, ma un governo che ha vinto le elezioni anche con gli slogan “porti chiusi” e con il “blocco navale alla Libia” non può permettersi di dire “fermi tutti, macchine indietro tutta”, dobbiamo accogliere cento o duecento mila migranti ogni anno.
E allora il governo ricorre ai miracoli.
Il primo miracolo è quello della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Se ci manca la manodopera per sostenere la nostra economia, allora facciamo lavorare di più le donne che sono oggi sottoccupate.
Perfetto, anzi era ora. Ma come si fa?
Un solo esempio per capire il problema. Ho recentemente partecipato ad un incontro con 80 studenti che frequentano un Istituto Tecnico Industriale”, 78 maschi, 2 femmine. Quindi torno alla domanda, come si fa e quanto tempo occorre per migliorare l’occupazione femminile? Il governo dice che servono più donne al lavoro, ma poi dice… nulla sul come fare. Non dice nulla perché non sa come si fa.
Serve un miracolo.
Il secondo miracolo esce dal recente convegno sulla natalità dove è emerso l’obiettivo del Governo di passare da quattrocento mila nascite per anno a cinquecento mila nascite per anno.
Perfetto, anzi era ora. Ma come si fa?
Per carattere imparo bene solo quello che capisco, e allora per capire ho esaminato alcuni numeri. Attualmente in Italia le donne in età fertile (tra i 20 e i 40 anni) sono 6.116.000 che al ritmo attuale di nascite dovrebbero partorire nel loro periodo di fertilità 400.000 bambini per anno per venti anni = 8 milioni di bambini (a fronte di 14 milioni di decessi). Ma man mano che queste donne invecchieranno e usciranno dall’età della fertilità subentreranno al loro posto le attuali donne con età da zero a 19 anni che sono solo 5.020.000, cioè 1.100.000 donne in meno di quelle che oggi dovrebbero riequilibrare il calo demografico. Cioè nei prossimi vent’anni secondo il Governo non solo faremo più figli, il 25% in più di oggi, ma li faremo pure con il 20% in meno di donne.
Serve un altro miracolo.
Ma se anche il Governo realizzasse i suoi sogni, resta un problema matematico senza soluzione. Se i decessi sono 700 mila non bastano le 500 mila nascite per compensare il calo demografico e poi come facciamo nel tempo che servirà per creare le condizioni per una maggiore fertilità?
La matematica la puoi girare come ti pare ma la verità è più forte della manipolazione, questo Governo che ha lo slogan “prima gli italiani”, oppure che ci ha venduto l’idea che solo loro difendono gli interessi degli italiani, ci sta portando a sbattere perché invece di modificare la Bossi Fini che criminalizza i migranti, invece di allargare le maglie dei permessi di soggiorno continua con la politica “della faccia cattiva” verso chi emigra creando le condizioni per l’impoverimento del paese e soprattutto per una conflittualità tra cittadini e migranti determinata dalla mancanza di politiche per l’integrazione.
Scava scava e scopri che la “cittadinanza culturale”, che voleva realizzare la sinistra, era una proposta più in linea con gli interessi degli italiani piuttosto che queste politiche miracolistiche che la destra di governo ci sta proponendo che non sono nella logica della razionalità ma sono solo a conferma della loro impostazione ideologica (sbagliata).
Ciao a tutti,
Roberto Toninello
2023-05-15
Copertina: Botticelli, ‘Tre miracoli di San Zanobi’, Metropolitan Museum, New York, https://www.metmuseum.org/art/collection/search/435729
Il detto “meno siamo, meglio stiamo” non funziona quando i "meno siamo" sono giovani e quelli che dovrebbero stare meglio sono vecchi. Al ritmo di oltre settecento mila decessi per anno a fronte di meno di quattrocento mila nascite il calo demografico viaggia oltre i tre milioni di cittadini in dieci anni. I prossimi dieci anni. Poi sarà peggio perché meno giovani uguale meno nascite e la velocità di decadimento della popolazione col passare degli anni accelererà.
Meno giovani uguale meno lavoro e meno lavoro uguale meno reddito disponibile per pensioni e sanità.
Al detto "non è un paese per giovani” si sta aggiungendo la frase “e non è un paese neppure per vecchi”. Per mantenere l’equilibrio demografico ci servono gli immigrati, ma un governo che ha vinto le elezioni anche con gli slogan “porti chiusi” e con il “blocco navale alla Libia” non può permettersi di dire “fermi tutti, macchine indietro tutta”, dobbiamo accogliere cento o duecento mila migranti ogni anno.
E allora il governo ricorre ai miracoli.
Il primo miracolo è quello della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Se ci manca la manodopera per sostenere la nostra economia, allora facciamo lavorare di più le donne che sono oggi sottoccupate.
Perfetto, anzi era ora. Ma come si fa?
Un solo esempio per capire il problema. Ho recentemente partecipato ad un incontro con 80 studenti che frequentano un Istituto Tecnico Industriale”, 78 maschi, 2 femmine. Quindi torno alla domanda, come si fa e quanto tempo occorre per migliorare l’occupazione femminile? Il governo dice che servono più donne al lavoro, ma poi dice… nulla sul come fare. Non dice nulla perché non sa come si fa.
Serve un miracolo.
Il secondo miracolo esce dal recente convegno sulla natalità dove è emerso l’obiettivo del Governo di passare da quattrocento mila nascite per anno a cinquecento mila nascite per anno.
Perfetto, anzi era ora. Ma come si fa?
Per carattere imparo bene solo quello che capisco, e allora per capire ho esaminato alcuni numeri. Attualmente in Italia le donne in età fertile (tra i 20 e i 40 anni) sono 6.116.000 che al ritmo attuale di nascite dovrebbero partorire nel loro periodo di fertilità 400.000 bambini per anno per venti anni = 8 milioni di bambini (a fronte di 14 milioni di decessi). Ma man mano che queste donne invecchieranno e usciranno dall’età della fertilità subentreranno al loro posto le attuali donne con età da zero a 19 anni che sono solo 5.020.000, cioè 1.100.000 donne in meno di quelle che oggi dovrebbero riequilibrare il calo demografico. Cioè nei prossimi vent’anni secondo il Governo non solo faremo più figli, il 25% in più di oggi, ma li faremo pure con il 20% in meno di donne.
Serve un altro miracolo.
Ma se anche il Governo realizzasse i suoi sogni, resta un problema matematico senza soluzione. Se i decessi sono 700 mila non bastano le 500 mila nascite per compensare il calo demografico e poi come facciamo nel tempo che servirà per creare le condizioni per una maggiore fertilità?
La matematica la puoi girare come ti pare ma la verità è più forte della manipolazione, questo Governo che ha lo slogan “prima gli italiani”, oppure che ci ha venduto l’idea che solo loro difendono gli interessi degli italiani, ci sta portando a sbattere perché invece di modificare la Bossi Fini che criminalizza i migranti, invece di allargare le maglie dei permessi di soggiorno continua con la politica “della faccia cattiva” verso chi emigra creando le condizioni per l’impoverimento del paese e soprattutto per una conflittualità tra cittadini e migranti determinata dalla mancanza di politiche per l’integrazione.
Scava scava e scopri che la “cittadinanza culturale”, che voleva realizzare la sinistra, era una proposta più in linea con gli interessi degli italiani piuttosto che queste politiche miracolistiche che la destra di governo ci sta proponendo che non sono nella logica della razionalità ma sono solo a conferma della loro impostazione ideologica (sbagliata).
Ciao a tutti,
Roberto Toninello
2023-05-15
Copertina: Botticelli, ‘Tre miracoli di San Zanobi’, Metropolitan Museum, New York, https://www.metmuseum.org/art/collection/search/435729